Oscar ridotti, ma pur sempre Oscar, i miei riconoscimenti golosi per l’anno 2021
Un anno un po’ così, il 2021. Sopportato male, a livello personale e collettivo. Non me l’aspettavo questo percorso travagliato, sia per me che per il mondo. Non eravamo pronti al long-Covid, a questa bestia che, come un cinghiale che torna ogni notte a devastarmi il giardino in campagna, non ci vuole lasciare. Almeno col cinghiale, se lo becco, ci faccio salami e sughi, con il Covid niente. E oltre a questo, che riguarda tutti, ho avuto i miei inghippi personali. Insomma mi sono mosso di meno. Per cui ho fatto degli Oscar ridotti, scarni, omettendo molte voci. Comunque, qualcosa di goloso ho trovato anche del ridotto 2021. Buon appetito.
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PRANZO
Da Candida, Campione d’Italia (Co)
Goduto ritorno alla tavola di Bernard Fournier nell’enclave italiana sul lago di Lugano. Dopo 13 anni, neanche un cedimento, anzi un miglioramento del cuoco che sussurra al foie gras (e non solo). Un pranzo caldo e veramente perfetto, come il caminetto che riscalda la sala.
RISTORANTE/CUOCO
Maggese/Fabrizio Marino, San Miniato (Pi)
Una scoperta doppia, per la cucina sapida, gustosa anche senza l’apporto di carni, e per la simpatia del cuoco. Se Fabrizio avesse aperto a Milano, dove ha lavorato con Pietro Leemann (Joia), verrebbe celebrato ogni giorno dai soliti noti e dalle solite guide. Invece ha scelto di tornare a casa. Ha già il ristorante pieno, avrà anche voti e stelle (che contano meno della sala affollata).
PRODOTTO
Pasta Bontasana
Monia Caramma è l’ideologa/ideatrice (con una storia alle spalle) di questa strepitosa pasta bio che, però, oltre che sana è gustosa. Insomma non è come le solite paste di questo tipo, incolori e insaporti. Si può riutilizzare anche l’acqua nella cottura che conserva tutto il gusto.
CUCINA D’APPARTAMENTO
Famiglia Cortella/Fassio
A Gavi, un grande pranzo d’inizio autunno con i colori e i sapori giusti, i funghi, da quelli fritti al risotto, a farla da padroni. Strepitosa l’insalata. Come dico sempre, è dall’insalata che si vede la grandezza di una cucina. Il tutto innaffiato da Sterpi di Massa, scusate se è poco. Si mangia bene anche da soli, sono un sostenitore dell’assioma di Dino Campana, ma se la compagnia è buona, come in questo caso, è un piacere stare a tavola .
PIATTO
Frittura, A’ Riccione (Milano)
Un grande classico del pesce a Milano. Ordinata, su espressa richiesta della festeggiata, per il compleanno di mia figlia Cecilia a casa (eravamo ancora in lockdown), poi provata sul posto con la stessa goduria. Una delizia, golosa e leggera.
NEGOZIO
Antico Forno da Carlo Montebruno (Ge)
Deviazione obbligata, per evitare il gorgo delle autostrade attorno a Genova, nell’entroterra, lungo il Trebbia e la strada per Piacenza. Bottega, forno di paese che offre di tutto, dal pane ai famosi canestrelli, dalle crostate alle ciambelle, da salumi/formaggi ai lievitati . Però nei prodotti da forno è un gigante.
SFIZIO
‘O Panettone di Roberto Di Pinto (Sine, Milano)
Il panettone che sa di pastiera, l’ultimo coup de theatre di questo cuoco molto bravo, in equilibrio tra due cucine e tra due città, Napoli dov’è nato, Milano dove ha trovato casa, bottega, amore e successo. Omaggia la sua doppia città con una cucina grande ma senza fronzoli, allegra, sfiziosa. E con questi sfizi.
BOTTIGLIA
Rosé Mirabella (Franciacorta)
Ultima scoperta tra i vigneti della Franciacorta. Una cantina che cura molto bene i suoi vini, sorprendenti per freschezza e brillantezza. La scheda la trovate sul sito, a me sono piaciuti tanto, il rosé di più.